Kenya- www.emigrati.org
|
|
resti fermo, senza parole e inizia una specie di interrogatorio che ti assale e vivi un senso di vergogna, di impotenza, di vuoto. Noi donne e uomini viviamo una cultura occidentale, in un mondo occidentale. In occidente, la donna scopre il seno per far vedere quanto materiale plastico contiene al suo interno; in occidente, tutto misura, tutto quantità.
--L’allegria, i valori, il dire “oggi vivo”, l’importanza del corpo/anima della donna e dell’uomo, dove sono andati a finire? L’importanza del corpo e dello spirito non esiste più. Un pubblico occidentale non è interessato ad acquistare corpi che hanno un anima. Si guadagna di più vendendo corpi di carne. Per i primitivi, il corpo in rapporto con gli altri e con la natura garantiva il funzionamento della società. Oggi, il corpo e la sua gestione, sono funzione dell’utilizzazione economica. Lo sviluppo di questa società capitalista vuole un corpo “disciplinato”, il corpo è incassato negli ingranaggi produttivi. Sistemi economici globalizzati chiedono al corpo mobilità, cambiamento incessante e adattamento. Chiedono un corpo camaleontico. L’unica cosa che conta è mostrare e diventare protagonisti di un mercato che distrugge ogni forma di intelligenza e ogni forma di amore, generando così solo paure, insicurezze. In televisione, sui giornali, per vendere un martello ti piazzano un corpo di donna che nasconde il niente.
-- Chi stiamo diventando? I corpi vengono messi al centro come su un palcoscenico ed ogni corpo recita una delle rappresentazioni che gli vengono fornite, può scegliere fra una miriade di immagini di cui si appropria per costruirsi l’identità, una e molteplice. Una macchina da risucchio. I valori non repressivi, quelli veri, non si riescono a trovare. -- Corpi che si allontanano da sentimenti come l’amicizia, l’amore, la fede per la libertà di pensiero, di fratellanza, perché da queste cose non si può guadagnare e ricavarne un dollaro.
Una mamma con la sua bambina in un villaggio rurale del Kenya- copyright © Centro Missionario Diocesano Cosenza - Bisignano Direttore: Don Antonio Abruzzini
Motto del Kenya: Harambee (Traduzione: Lavoriamo assieme) Il
Kenya è suddiviso in 7 provincie e 1 area:
Il contenuto è rilasciato sotto Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo.
|
emigrati.it Associazione Internet degli Emigrati Italiani San Giovanni in Fiore: centro del Mediterraneo LINKS UTILI - www.emigrati.it - Links and Friends
|