GIANNI VATTIMO. Il filosofo
italiano Gianni Vattimo è uno dei più importanti pensatori
del mondo contemporaneo. Di origine calabrese, nasce
a Torino nel 1936 e dal 1964 è professore di Filosofia
Teoretica nell’università della sua città natale dove
è stato anche Preside della Facoltà di Lettere. Alunno
e discepolo di Pareyson e successivamente di Gadamer,
è il traduttore italiano della principale opera di
H.-G. Gadamer: “Verità e metodo”. Sensibilissimo nel
percepire le sollecitazioni di Nietzsche e Heidegger
ne riconosce il ruolo di precorritori della postmodernità,
poiché in entrambi sparisce l’idea di fondamento che
è stato essenziale nella tradizione filosofica occidentale.
Il «pensiero
debole», di cui Vattimo è artefice e maestro,
si situa all’interno di tale contesto. Rimanendo fedele
alla sua originaria ispirazione religioso-politica,
ha sempre coltivato una filosofia attenta ai problemi
della società. Il «pensiero
debole», che lo ha fatto conoscere in molti
paesi, è una filosofia che pensa la storia dell'emancipazione
umana come una progressiva riduzione della violenza
e dei dogmatismi e che favorisce il superamento di
quelle ingiustizie sociali che da questi derivano.
Si è inizialmente
occupato di ricerche di estetica antica (Il concetto
di fare in Aristotele, Giappichelli 1961) e allo
studio del significato filosofico delle poetiche dell’avanguardia
(Poesia e ontologia, Mursia 1967). I suoi studi
su Heidegger e Nietzsche, e in generale sulla filosofia
tedesca dell’Ottocento e del Novecento (Essere,
storia e linguaggio in Heidegger, Edizioni di
Filosofia 1963; Schleiermacher, filosofo dell’interpretazione,
Mursia 1968; Introduzione a Heidegger, Laterza
1971; Il soggetto e la maschera, Fabbri-Bompiani
1974; Introduzione a Nietzsche, Laterza 1984),
hanno avuto risonanza internazionale, e, al pari delle
sue opere successive, sono state tradotte in varie
lingue. Nel 1980 ha pubblicato Le avventure della
differenza: che cosa significa pensare dopo Nietzsche
e Heidegger, e cioè in una situazione nella quale
non esistono più punti di vista globali o privilegiati.
Dopo Al di là del soggetto (1981), Vattimo
ha pubblicato Il pensiero debole (Feltrinelli
1983, in collaborazione con Pier Aldo Rovatti), opera
nella quale propone l’interpretazione del passaggio
al postmoderno come passaggio dalle unità forti alle
molteplicità deboli, dal dominio alla libertà, dall’autoritarismo
alla democrazia. La riflessione su Nietzsche è continuata
con il recente Dialogo con Nietzsche. Saggi 1961-2000 (Garzanti 2000). In Oltre l'interpretazione. Il significato dell'ermeneutica per la filosofia (Laterza 1994), Vattimo ritrovava il significato
filosofico dell'ermeneutica contemporanea, nella sua
universalizzazione e trasformazione in koiné, nel
suo essere teoria filosofica del carattere interpretativo
della realtà. Ha poi pubblicato Vocazione e responsabilità
del filosofo (Il Melangolo 2000) e Tecnica
ed esistenza. Una mappa filosofica del Novecento (Paravia 2002), nel quale attua un viaggio nella filosofia
dell’ultimo secolo, proponendo appunto come filo conduttore
il rapporto tra tecnica ed esistenza, problematica
che acquista importanza sempre maggiore con l’intensificarsi
della razionalizzazione tecnico-scientifica della
società.
La riflessione
sulla società contemporanea ha luogo in particolare
ne La società trasparente (Garzanti, 1989 e
– accresciuta – 2000, edizione nella quale l’ultimo
capitolo, I limiti della derealizzazione, indica
una via di soluzione ai problemi politici posti dallo
sviluppo della società della comunicazione generalizzata)
e in Nichilismo ed emancipazione. Etica, politica,
diritto (Garzanti 2003), nel quale Vattimo immagina
le implicazioni positive e costruttive di ermeneutica
e nichilismo (qui intesi come sinonimi, come già in Etica dell’interpretazione – Rosenberg &
Sellier 1989 – e in La fine della modernità. Nichilismo
ed ermeneutica nella cultura postmoderna – Garzanti
1985) per il mondo della globalizzazione, intraviste
nella possibilità di fondare ogni legge e regola di
comportamento sul rispetto della libertà di ciascuno
e non su norme che si pretendono “naturali”.
Negli
ultimi anni, con Credere di credere (Garzanti
1996) e poi con Dopo la cristianità. Per un cristianesimo
non religioso (Garzanti 2002) e Il futuro della
religione. Carità, ironia, solidarietà, in dialogo
con Rorty (Garzanti 2005), Vattimo spinge la
propria riflessione filosofica verso i confini della
religione, e interpreta il significato del cristianesimo
utilizzando il concetto di Incarnazione di Dio come
evento di indebolimento, nel quale Dio si abbassa
e perde le connotazioni terribili attribuitegli dalle
religioni primitive. Il messaggio cristiano di carità,
“ama il prossimo tuo come te stesso”, diventa la base
per una società della tolleranza, nella quale la verità
esiste laddove si raggiungono, attraverso il dibattito,
posizioni consensuali.
Ha curato
l’edizione della Garzantina “Filosofia” (1981, 1993,
2004). Un suo recente volume, Il socialismo ossia
l’Europa (Trauben, 2004), è invece dedicato al
significato e al futuro del processo d’integrazione
continentale, e raccoglie gli articoli scritti durante
il suo mandato di deputato europeo. Un programma “di
sinistra” oggi non può che identificarsi come programma
dell’integrazione europea: con un’Europa cioè che
si liberi dalla soggezione agli Stati Uniti mantenendo
un modello sociale di solidarietà tra classi e generazioni,
e si batta per l’affermazione di un ordine internazionale
diverso dal “capitalismo compassionevole” proposto
oltre Atlantico.
È stato
“visiting professor” in alcune università americane
(Yale, Los Angeles, New York University, State University
of New York) e ha tenuto seminari e conferenze in
varie università di tutto il mondo. Negli anni Cinquanta,
insieme a Furio Colombo e Umberto Eco, ha lavorato
ai programmi culturali della Rai-Tv, conducendo tra
l’altro il programma settimanale politico-informativo
“Orizzonte”. È membro dei comitati scientifici di
varie riviste italiane e straniere; è socio corrispondente
dell'Accademia delle Scienze di Torino.
Con
la volontà di battersi contro i dogmatismi che alimentano
violenze, paure e ingiustizie sociali si è impegnato
in politica, dapprima nel Partito Radicale, in qualità
di rappresentante del “Fuori” (un impegno costante,
quello contro le discriminazioni sessuali, che lo
ha portato a partecipare negli ultimi anni, in qualità
di Invitato permanente, al direttivo nazionale del
Coordinamento Omosessuale DS); poi nel gruppo “Alleanza
per Torino” in occasione delle prime elezioni comunali
maggioritarie (1993) della sua città, e tre anni dopo,
nella campagna elettorale dell’Ulivo. È stato eurodeputato
(1999-2004) nelle fila dei Democratici di Sinistra.
Nel 2005 ha accettato
la candidatura a sindaco di una
cittadina calabrese, San Giovanni in
Fiore (Cs), per combattere la “degenerazione
intellettuale” che affliggeva quel paese. Capolista
del movimento Vattimo per la città, contrapposto
ai due schieramenti tradizionali, ma soprattutto in
polemica con la sinistra florense, raccogliendo
l'11% venne eletto consigliere comunale, provocando
di conseguenza il ricorso al ballottaggio, che venne vinto dal
candidato del centrosinistra.
Ha ricevuto
le lauree honoris causa dell’Università di La Plata
(Argentina, 1996), Palermo (Argentina, 1998), Madrid
(2006). È, fra l’altro, Grande ufficiale al merito
della Repubblica italiana (1997) e vicepresidente
dell’Academía de la Latinidade.
Un profilo di Gianni Vattimo presso il sito (http://www.giannivattimo.it/)
Giacomo Marramao. Nato
a Catanzaro il 18 ottobre 1946, ha compiuto i suoi
studi presso le Università di Firenze (dove si è laureato
in Filosofia nel 1969 sotto la guida di Eugenio Garin)
e di Francoforte (dove ha soggiornato dal 1971 al
1975). Tra il 1976 e il 1995 ha insegnato Filosofia
della Politica e Storia delle Dottrine Politiche presso
l'Istituto Universitario Orientale di Napoli. Attualmente
è professore ordinario di Filosofia Politica presso
il Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali dell'Università
di Roma Tre. È inoltre Direttore scientifico della
Fondazione Basso-Issoco e membro del Collège International
de Philosophie di Parigi. Come visiting professor
ha tenuto corsi e conferenze in numerose Università
europee e americane, a Parigi (Sorbonne, Nanterre),
Berlino (Freie Universität), Londra (Warburg Institute),
Vienna, Madrid (Complutense), Barcellona, Santander,
Oviedo, Murcia, Granada, Maiorca, New York (Columbia
University), Città del Messico (Unam), Buenos Aires
(Uba), Rosario, Cordoba, Rio de Janeiro (Universidade
Federal), San Paolo (Unesp). All'inizio degli anni
Ottanta è stato co-fondatore di influenti riviste,
come: "Laboratorio politico" e "Il Centauro". Attualmente
è membro del direttivo di "Iride", Rivista di filosofia
e discussione pubblica. Ha inoltre curato l’edizione
italiana di opere di Friedrich Pollock e Franz Borkenau,
ha partecipato ad alcune grandi opere come la Storia
del marxismo di Einaudi e la Historisches Wörterbuch der Philosophie. Tra
le sue opere: Kairos. Apologie del tempo debito (Roma-Bari 1992); Cielo e terra. Genealogia
della secolarizzazione (Roma-Bari 1994); Dopo
il Leviatano. Individuo e comunità (Torino 2000); Passaggio a Occidente (Torino 2003).
Un profilo di Giacomo Marramao presso il sito (http://host.uniroma3.it/docenti/marramao/)
Derrick
de Kerkchove. Nato
in Belgio nel 1944 e naturalizzato canadese ha conseguito
nell’Università di Toronto il Ph. D. in Lingua e Letteratura
Francese nel 1975; nel 1979 ha conseguito il Ph. D.
in Lingua e Letteratura Francese nell’Università di
Tours (Francia). Allievo del grande sociologo e teorico
della comunicazione Marshall McLuhan è direttore del
McLuhan Program in Culture and Technology di Toronto.
Il Programma McLuhan, così come il lavoro di McLuhan
stesso, è indirizzato alla comprensione di come le
tecnologie influenzano e influenzeranno la società.
De Kerckhove promuove una nuova forma di espressione
artistica, che unisce le arti, l’ingegneria e le nuove
tecnologie di telecomunicazione. È Presidente del
Reasearch and Development Board, associazione d’apprendimento
da lui fondata; consulente di molti governi per
lo Sviluppo delle Telecomunicazioni, de Kerckhove
è rappresentante della politica culturale
delle comunità francofone e insignito dal governo
Francese con la Palma Accademica.
Tra le sue pubblicazioni tradotte in italiano segnaliamo: D.
de Kerckhove, A. Iannucci, McLuhan e la metamorfosi
dell'uomo, Bulzoni, Roma 1984; La civilizzazione
video-cristiana, Feltrinelli, Milano 1991; Brainframes. Mente, tecnologia, mercato,
a cura di B. Bassi, Bologna, Baskerville, 1993; La
pelle della cultura. Un’indagine sulla nuova realtà
elettronica, a cura di Christopher Dewdney, Genova,
Costa & Nolan, 1996; L'architettura dell'Intelligenza
(La Rivoluzione Informatica), Testo&Immagine,
Torino 2001; La conquista del tempo.
Società e democrazia nell'era della rete, a cura di Derrick de Kerckhove,
Editori Riuniti, 2003.
Un profilo di Derrick de Kerkchove presso il
sito:
(http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/biografi/d/dekerckh.htm)
Michele Borrelli. Nato
nel 1947 ad Acquappesa, una cittadina del Tirreno
cosentino, all’età di 16 anni, dopo la morte del padre,
va a vivere in Germania. Qui si forma filosoficamente
conseguendo, tra l'altro, i titoli accademici di Magister
Artium e di Doktor Philosophie presso l'Università
di Gießen.
Professore
di Didattica delle Scienze Sociali, Pedagogia Storico-Sistematica
e Pedagogia Interculturale presso la Justus-Liebig-Universität
Gießen, la
Johann Wolfgang Goethe-Universität Frankfurt am Main,
la Bergische Universität Gesamthochschule Wuppertal
e la Friedrich-Alexander-Universität Erlangen/Nürnberg,
ha inoltre organizzato e coordinato, nell’Università
di Gießen, corsi
di formazione teorica e tirocinio didattico per l'insegnamento
nelle scuole; corsi pedagogico-sperimentali in ambito
extrascolastico in Assia (Germania) per incarico della
“Landeszentrale für Politische Bildung” (Hessen),
Germania; organizzato, coordinato e diretto corsi
culturali per lavoratori italiani in Germania per
incarico dell’Ente Nazionale ACLI Istruzione Professionale
(Stoccarda, Germania), nonché corsi extrascolastici
in Austria. Nel 1988, dopo esser stato docente di
Pedagogia Interculturale presso l’Università di Norimberga,
si è trasferito in Calabria dove, a partire dal 1992,
è titolare della cattedra di Pedagogia Generale nell’Università
della Calabria e continua ad intrattenere rapporti
scientifici con altri studiosi in Germania (soprattutto
filosofi, teorici della scienza e pedagogisti). Grazie
alla sua quasi ventennale esperienza di studi, di
insegnamento e di ricerca in Germania, è riuscito
a disegnare un comune scenario teoretico-scientifico
che si propone quale via di incontro e di scambio
di carattere scientifico fra intellettuali appartenenti
a distinte comunità scientifiche e ad orizzonti disciplinari
diversi, perseguendo in questo suo lavoro di ricerca
sinergico la possibilità di dar risposta alla domanda
di fondazione delle scienze sociali e della scienza
pedagogica in particolare. Una
significativa ipotesi di ricerca, portata alla luce
da Michele Borrelli, concerne l’approccio metodologico
di una riflessione ontologico-dialettica della realtà
sociale e, in ultima analisi, di un’ontologia pedagogica
dialettica (Pedagogia come ontologia dialettica
della società, Pellegrini, Cosenza 1998, 4a ed.
riv. e ampl. 2005). La ricerca di fondazione
delle scienze sociali, avviata con la Collana Metodologia
delle Scienze Sociali, in un lavoro in comune
con la teoria sistemica di Niklas Luhmann e la pragmatica
trascendentale di Karl-Otto Apel, e in collaborazione
con altri autorevoli esponenti della filosofia contemporanea
di area germanica: Hans Albert (Università di Heidelberg),
Peter Bieri (Università libera di Berlino), Hermann
Lübbe (Università di Zurigo), Gerard Radnitzky (Università
di Bochum), Albrecht Wellmer (Università libera di
Berlino), Manfred Frank (Università di Tübingen),
Carl Friedrich Gehtmann (Università di Essen), Hans-Peter
Krüger (Università di Potsdam), Jürgen Mittelstrass
(Università di Konstanz), Herbert Schnädelbach (Università
Humboldt - Berlino), Wolfgang Welsch (Università di
Jena), Reiner Wiehl (Università di Heidelberg), ha
interessato anche l’area filosofica italiana contemporanea
e, anche in questo caso, alcune delle sue voci più
autorevoli: Francesco Adorno (Università di Firenze),
Enrico Berti (Università di Padova), Arrigo Colombo
(Università di Lecce), Franco Crespi (Università di
Perugia), Adriano Fabris (Università di Pisa), Giorgio
Penzo (Università di Padova) e Emanuele Severino (Università
di Venezia). Uno dei suoi principali
maestri è stato Kurt Gerhard Fischer, professore di
Teoria dell'educazione politica nell'Università di
Gießen, complessa e ricca figura di studioso delle
scienze sociali ed esperto di didattica della politica.
Ha scritto e curato più di trenta volumi pubblicati,
in gran parte, in lingua tedesca; oltre quarantacinque
saggi, in libri di autori vari (in lingua tedesca,
italiana, inglese), e più di cinquanta articoli in
riviste specialistiche italiane e straniere (tedesco,
francese, inglese, olandese, turco e greco). Le tesi
filosofiche di fondazione pedagogica interculturale
da lui elaborate sono state pubblicate in lingua italiana,
tedesca, inglese e greca; inoltre sono state al centro
di un’ampia ed articolata discussione in libri e riviste
straniere. Tra le sue pubblicazioni più recenti si
segnala lo studio svolto nell’ambito del progetto
di ricerca europeo sul tema Kritik in der Pädagogik uscito in versione tedesca,
in versione inglese e in versione italiana. Ha, inoltre,
tradotto, curato e presentato al pubblico italiano
i saggi più recenti del filosofo tedesco Karl-Otto
Apel, raccogliendoli in accordo con il filosofo in
due volumi: Karl-Otto Apel, Lezioni di Aachen e
altri scritti, Pellegrini, Cosenza 2004, e Karl-Otto
Apel, Cambiamento di paradigma. La ricostruzione
trascendentalermeneutica della filosofia moderna,
Pellegrini, Cosenza 2005. È autore di un volume dedicato
a Kant (Lettere a Kant. La trasformazione apeliana
dell’etica kantiana, Pellegrini, Cosenza 2005)
in cui sviluppa una rielaborazione critica della filosofia
kantiana secondo la chiave di lettura trascendentalpragmatica,
in base al doppio passaggio elaborato da Karl-Otto
Apel: dall’Io conoscente al co-soggetto o intersoggetto
e dalla separazione-distinzione di ragione pratica,
ragione teoretica e ragione estetica all’unitarietà
di queste tre accezioni di ragione nella ragione argomentativa.
Membro
dell’«Internationaler Wissenschaftlicher Beirat del
Jahrbuch für Bildungs- und Erziehungsphilosophie»
(Comitato Scientifico Internazionale per l’Annuario
di Filosofia dell’educazione e della formazione) (a
cura di Walter Bauer, Otto-von-Guericke-Universität
Magdeburg; Wilfried Lippitz, Justus-Liebig-Universität
Gießen; Winfried Marotzki, Otto-von-Guericke-Universität
Magdeburg; Jörg Ruhloff, Bergische Universität Wuppertal;
Alfred Schäfer, Martin-Luther-Universität; Michael
Wimmer, Universität Hamburg; Christoph Wulf, Freie
Universität Berlin). Collabora con l’Università di Wuppertal (Cattedra
di Pedagogia Storico-Sistematica: Prof. Jörg Ruhloff)
nell’ambito del Programma Erasmus-Sokrates (ricerca
negli ambiti dell’educazione e della formazione e
della preparazione e formazione dei docenti). È membro di gruppi di ricerca internazionali nell’ambito della
Pedagogia Generale ed ha tenuto seminari e relazioni
in convegni internazionali all’estero. Membro di Redazione della Rivista
«Die Brücke Forum für Antirassistische Politik und
Kultur», Saarbrücken. È fondatore
e direttore di collane
che interessano l'ambito della Pedagogia teoretica
e pratica e gli ambiti più strettamente specialistici delle scienze
sociali (dalla filosofia ai problemi del linguaggio,
dalla sociologia alla teoria della conoscenza e della
scienza, dalle impostazioni pragmatiche ai discorsi ermeneutici,
e così via). È, fra
l'altro, Presidente del Centro Filosofico Internazionale
Karl-Otto Apel.
Un profilo
di Michele Borrelli presso il sito:
(http://polaris.unical.it/user/report/visualizzapubbl.php3?IDutente=384935710&isnomin=1&curatori=)
CARMELO DOTOLO (1959).
Professore di Teologia delle Religioni nella Pontificia
Università Urbaniana, è Presidente della Società Italiana
per la Ricerca Teologica (S.I.R.T.). Tra le
sue ultime pubblicazioni: La rivelazione cristiana.
Parola, evento. mistero, Paoline 2002 (l’obiettivo
di questo volume è quello di rendere accessibile al
vasto pubblico la riflessione teologica di questi
ultimi anni per offrire a chi, credente e non credente,
cerca non le risposte, ma le provocazioni per una
fede più matura e incarnata: parola, evento, mistero,
sono le tre categorie utilizzate da Carmelo Dotolo,
per presentare la rivelazione cristiana come Qualcuno
da incontrare e non come qualcosa da apprendere); La missione oggi. Problemi e prospettive, Urbaniana
University Press, Città del Vaticano 2002; Gesù
Cristo Figlio di Dio e Signore, EDB, Bologna 2004
(il volume costituisce il frutto del secondo momento
di quella rilettura del Simbolo apostolico, ormai
da qualche anno avviata dalla Società italiana per
la ricerca teologica con il contributo del Servizio
nazionale per il progetto culturale. In esso sono
contenute le relazioni principali del simposio, tenutosi
a Foligno nell’agosto del 2002, dove si è affrontato
il primo degli asserti cristologici: “E in Gesù Cristo
suo unico Figlio nostro Signore”); Pluralismo e
Missione. Sfide e opportunità, Ed. Urbaniana University
Press, Città del Vaticano 2005 (al centro di questo
volume il senso della relazione tra visione pluralista
della realtà e dinamiche della missione, relazione
che implica la capacità di ascolto e di confronto
delle differenti tradizioni di pensiero e di vita).
Un profilo
di Carmelo Dotolo presso il sito (http://www.unigre.it/pug/professori/dotolo.htm)
SANTIAGO ZABALA. Cittadino
EU, è nato il 27 giugno 1975. Ha vissuto a Roma dal
1975 al 1983, a Vienna dal 1983 al 1991, a Ginevra
dal 1991 al 1995 ed a Ginevra e Torino dal 1996 al
2003. Attualmente vive a Roma con la sua fidanzata.
Ha studiato presso le Scuole Internazionali
di Vienna e Ginevra, dove ha conseguito nel 1995 l'International
Baccalaureate. Ha continuato a studiare Filosofia
all'Università di Torino dove nel 2002 ha conseguito
il M.A. con una tesi (pubblicata in inglese, italiano
e spagnolo) sotto la supervisione del professore Gianni
Vattimo (di cui è discepolo e collaboratore). Nel
2006 ha conseguito il D. Ph. presso la Pontificia
Università Lateranense di Roma. È membro dell’ "American
Philosophical Association", della “Canadian Philosophical
Association” e della “Society
for Phenomenology and Existential Philosophy”. Collabora
con diverse riviste ed ha curato Weakening
Philosophy. Essays in Honour of Gianni Vattimo (Montreal
2006), con contributi di Umberto Eco, Richard Rorty,
Charles Taylor, Jean-Luc Nancy, Teresa Oñate, Fernando
Savater, Pier Aldo Rovatti, Paolo Flores d’Arcais,
Hugh J. Silverman, Nancy Frankenberry, Rüdiger Bubner,
Jack Miles, Carmelo Dotolo, Wolfgang Welsch, Jean
Grondin, James Risser, Manfred Frank, Reiner Schürmann,
Jeffrey Perl, Giacomo Marramao, Santiago Zabala, e
Gianni Vattimo. Il testo è stato pubblicato da McGill-Queen's
University Press nel 2006 e tradotto anche in spagnolo
(Herder) e in italiano (Garzanti).
Tra le
sue pubblicazioni segnaliamo: Nichilismo
ed Emancipazione, con
Gianni Vattimo, (Milano, 2003); Il futuro della
Religione. Solidarietà,
carità, ironia, di Gianni
Vattimo e Richard Rorty. È autore del primo studio
su Ernst Tugendhat (Filosofare
con Ernst Tugendhat. Il carattere ermeneutico della
filosofia analitica, Franco
Angeli Editore, Milano, 2004) tradotto in varie lingue.
Un profilo di
Santiago Zabala presso il sito (http://www.santiagozabala.com/)
SALVATORE
OLIVERIO. Presidente
del Centro Internazionale
di Studi Gioachimiti.
Punto di riferimento, di coordinamento e di propulsione
di una straordinaria ripresa d'interesse verso l'Abate
di Fiore il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti
è insediato nei locali della restaurata Abbazia Florense,
messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale
di San Giovanni in Fiore.Il
Centro è finanziato dall'Amministrazione Comunale
di San Giovanni in Fiore, dalla Comunità Montana Silana,
dall'Amministrazione Provinciale di Cosenza, dalla
Regione Calabria, che lo ha riconosciuto con propria
legge regionale e dal Ministero per i beni Culturali.
Il Centro ha svolto e continua a svolgere un'intensa
attività scientifica e editoriale, divulgativa e promozionale,
formativa e didattica, convegnistica e seminariale,
spesso in collaborazione con prestigiose università
e istituzioni italiane e straniere, fra le quali il
C.N.R., la Deutsche Forschungsgemeinschaft, l'Istituto
Storico Italiano per il Medioevo, i Monumenta Germaniae
Historica, l'Istituto Interdisciplinare di Studi sull'America
Latina dell'Università di Tolosa, l'Università della
Calabria, l'Accademia dei Lincei e la Berlin-Brandenburgische
Akademie der Wissenschaffen. Il Centro Internazionale
di Studi Gioachimiti ha già organizzato e celebrato
sei Congressi Internazionali con la partecipazione
di università e studiosi europei ed americani, ha
pubblicato i volumi degli Atti del I° Congresso, quello
degli Atti del II° Congresso, quello degli Atti del
III° Congresso, quello degli Atti del IV° Congresso
e quello degli Atti del V° Congresso; stampa una rivista
internazionale intitolata "Florensia" (sono già usciti
quattordici numeri) con una tiratura media annua di
1.000 copie. Il Centro, in collaborazione con il C.N.R.
italiano e la Deutsche Forschungsgemeinschaft tedesca,
ha organizzato e tenuto cinque seminari di specializzazione
post-università (nel 1990 a Berlino, nel 1991 a Bad
Homburg, nel 1992 a San Giovanni in Fiore e nel 1993
a Praga, nel 1996 a San Giovanni in Fiore e nel 1998
a Parigi). Il Centro è presieduto dal Prof. Salvatore
Oliverio e il suo Comitato Scientifico, composto da
studiosi italiani, europei e statunitensi, è coordinato
dal prof. Cosimo Damiano Fonseca dell'Università degli
Studi della Basilicata e accademico dei Lincei. È
dotato di un patrimonio librario di grande rarità
ed interesse e ha concentrato nella sua biblioteca
gli strumenti dell'indagine e della ricerca (libri,
codici, microfilm, videolettori, computer). Il Centro
sta procedendo alla ricognizione della tradizione
manoscritta delle opere di Gioacchino da Fiore sparsa
su tutto il territorio europeo, ne sta microfilmando
i codici ed ha avviato l'edizione critica definitiva
degli "Opera Omnia" del grande Abate. Il Centro ha
allestito una mostra permanente delle Tavole del Liber
Figurarum di Gioacchino da Fiore nella "navatella"
esterna della chiesa abbaziale.
Un profilo di Salvatore Oliverio presso il sito
(http://www.centrostudigioachimiti.it/index2.asp)
Francesco Saverio Alessio. Nasce a
San Giovanni in Fiore nel 1958, città dove consegue
la Licenza Liceale, e, successivamente, i Diplomi
di Maestro d'Arte Applicata in Arte della Tessitura
ed in Arte della Moda e del
Costume. Ha vissuto e lavorato a Napoli fra
il 1976 ed il 1986, città dove ha studiato Architettura
presso l’Università Federico II, e in altri periodi
della sua vita a Pozzuoli, Prato, Cosenza, Rende,
Firenze, Roma, Crotone, Caccuri, Lives sur Meuse e Andenne
in Belgio, per brevi periodi in Francia, ad
Amboise e a Parigi.
Nel 1978 fonda con Giuseppe Oliverio la rivista ciclostilata
di cultura,
satira e politica “GNIKS”; nel 1980, con Mario
Iaquinta, I° posto e Medaglia d’Argento del Presidente della Repubblica
al Concorso fotografico "Calabria da salvare"; nel
1987 ha esposto su invito di Francesco Venezia alla XVII Triennale di Milano
con un rilievo critico del Sottosuolo Partenopeo;
fra il 1988 e il 1989 collabora con l'Arch. Antonio
Loria alla redazione del Piano di Recupero del Centro
Storico di San Giovanni in Fiore; con gli Acquaraggia riceve
il "Premio Rino Gaetano 1990" per il disco “Gli
ex fuorilegge si sposano". Sue fotografie e disegni
sono pubblicati su riviste e cataloghi internazionali, alcune sue
canzoni sono pubblicate nei dischi del gruppo
di rock mediterraneo Acquaraggia. Ha esposto nella
sua città alla Fiera Florense 2002. Collabora
da oltre venti anni con Studi Professionali di Architettura ed Atelier
Artistici nazionali ed internazionali. Attualmente
vive a Crotone, dove si occupa di design e di computer grafica applicata all’Architettura e al Web, di problemi
che riguardano l’emigrazione e l’immigrazione, di relazioni interculturali,
di information technology
per lo sviluppo del territorio, di Umanesimo
Digitale e web e-learning. Socio Fondatore del Centro Mediterraneo di
Ricerca Scientifica Università Mediterranea S.r.l.;
per tale Società ha curato le Relazioni Diplomatiche
della Casa del Mediterraneo in Italia e all’estero,
particolarmente in Francia dal gennaio 2002 al maggio
2003. Ha collaborato per volontariato con la Heritage
Associazione Forense degli Emigrati, della quale ha
progettato e realizzato il Sito Internet in seguito
ad una ricerca operata insieme al Presidente di questa
Associazione Pietro Mazza; l’Associazione Heritage
si è sciolta per dividersi in due Associazioni, il
sito, dismesso, è stato quasi interamente assorbito
da www.emigrati.it. Ideatore
e fondatore, con Alfredo Federico e Pasquale Biafora del Sito Internet www.emigrati.it,
è convinto che lo studio ed il dibattito sui problemi causati dall’emigrazione
di massa della nostra popolazione e la conseguente
disintegrazione della nostra Cultura siano alla base di ogni serio progetto
di sviluppo per il territorio Florense e Calabrese.
È Redattore
per la sezione Architettura ed Urbanistica del Laboratorio
di Produzione Culturale “La
Voce di Fiore”, Direttore
Responsabile della rivista è Emiliano Morrone; fra
i collaboratori Gianni Vattimo,
Derrick De Kerckhove, Alfonso Maurizio Iacono. È Corrispondente
per la Calabria della
rivista trimestrale di Arti e Mestieri “Arti
Tessili Italiane” diretta
da Geneviève
Porpora. È Socio Fondatore e membro del Consiglio
dei Soci dell'I.S.Ca.P.I.
- Istituto Superiore Calabrese di Politiche Internazionali presso
l'Università
della Calabria, Arcavacata di Rende. Dal 16
ottobre 2005 è divenuto membro dell’Istituto Buddista
Italiano Soka Gakkai. Dal gennaio 2006 è socio onorario
di Calabria Mondo, Associazione Culturale dei Calabresi
nel Mondo, consulente per l'emigrazione di tale Associazione.
Dal maggio 2006 è responsabile
nazionale del settore immigrazione e membro del Consiglio
Direttivo dell'Associazione ConVoglio Valori.
Un profilo di Francesco Saverio Alessio presso il sito (www.emigrati.it)
Emiliano Morrone. Giornalista,
attore e autore di teatro, è fondatore e consigliere
di “grandincontri onlus”, una organizzazione non lucrativa
di utilità sociale a carattere scientifico e culturale
che ha lo scopo di “costruire occasioni volte a favorire
e a realizzare grand'incontri tra persone, gruppi,
culture per interscambi, gemellaggi, cooperazione,
confronti di espressioni culturali, sociali, politiche
e religiose”. È, inoltre, fondatore e direttore responsabile
del giornale “La Voce di Fiore”, “progetto con cui
si vuole restituire giustizia alla nostra società:
ai giovani, in primo luogo, agli emigrati, gli anziani,
i disabili, a quanti sono stati scaricati dalle istituzioni,
abbandonati, dimenticati”.
È stato
promotore della candidatura del filosofo Gianni Vattimo
a sindaco del paese di San Giovanni in Fiore (Cosenza),
proponendosi di favorire nella cittadina, grazie al
sostegno dell’artefice e maestro del «pensiero
debole», lo sviluppo di un forte senso
di emancipazione individuale e sociale.
Ha ripreso
nel sito della Voce di Fiore il discorso sul postmodernismo
aprendo una mole di questioni assai interessanti da
discutere. Le sue analisi fanno riferimento all’autonomia
ed all’autoregolazione, alla capacità di dialogo,
alla comprensione critica e al ragionamento morale.
Concorda con Vattimo nell'intento di applicare la
filosofia alla politica. Il suo è un impegno fondamentalmente
critico e autoriflessivo motivato in modo significativo
dalla sua formazione filosofico-giuridica. Consulente
presso l'Ufficio del Difensore Civico della Regione
Toscana (2000-2001), si è occupato dello studio e
della definizione di casi di diritto civile e diritto
amministrativo. Ha curato, per lo stesso Ufficio,
la redazione degli Atti della Conferenza Europea dei
Difensori Civici Regionali, tenutasi a Firenze, nel 1999.
Intellettuale
poliedrico e creativo la sua professionalità si dispiega
in vari ambiti disciplinari. Oltre alla filosofia
e al diritto, le sue attività abbracciano settori
come la musica, il cinema e il teatro. Si occupa anche
di audiovisivi, assieme al regista Max Cavallo. Ha
promosso e curato il convegno Non fisica, fisica,
metafisica, uno sguardo alla filosofia del diritto di Luigi Lombardi Vallauri,
con riflessioni e tesi sul diritto degli Stati d’Europa
in materia di aborto ed eutanasia e sul nichilismo
teorico e pratico (San Giovanni in Fiore, 1995). È
autore di testi per il musicista Alessandro Cimino
e di poesie musicate. Ha doppiato i personaggi Videocamera
e Uomo cibernetico, del cartone animato Ready-Made
Story, realizzato da Izetapiù (Firenze, dicembre
1999). È stato autore e conduttore di programmi
radiofonici per Radio Calabria Centrale e Prima Radio
Libera, per cui ha realizzato una maratona radiofonica
di 30 ore, per la raccolta di fondi a favore del progetto
Acqua potabile in Burundi, in collaborazione con Missione
2000. Allievo e assistente di Fulvio Cauteruccio -
(l’emigrato Roccu u stortu), ha lavorato come assistente
alla regia in Iconoclast (F.
Cauteruccio, dicembre 2002), La Tempesta (G.
Cauteruccio, luglio 2002). Ha recitato, inoltre, in Studio Sogno (regia di F. Cauteruccio, ottobre
2001), Dentro La Tempesta (G. Cauteruccio,
giugno 2001), B. (Teatro Piccolo di Milano,
regia di F. Cauteruccio, testo di G. Spinato, settembre
2002).
Ha collaborato
col critico cinematografico Dario Edoardo Viganò,
il giornalista Gian Antonio Stella, i musicisti Marco
Messina dei 99 Posse, Alex Cimino e Peppe Voltarelli.
Per il teatro ha scritto e diretto aIds (su
Impero di Toni Negri), Non ci è apparsa la Madonna (lectura Dantis con rivendicazioni delle Br), Liberia moci (con Roberto Visconti, già in
The Passion of the Christ, di Mel Gibson). Dall'ottobre
2003 collabora con il sito internet: www.emigrati.it.
È autore
di vari saggi di filosofia della politica, del diritto
e di epistemologia. Come giornalista e divulgatore
di filosofia ha scritto diversi testi anche su Vattimo,
Bencivenga, Givone, De Kerckhove, Sgalambro, Iacono,
Cacciari, Severino, Borrelli. È fra gli organizzatori
della manifestazione musicale "Jazz sotto le stelle
2". È Fondatore e Direttore Responsabile del Laboratorio
di Produzione Culturale "La Voce di Fiore"; fra i
collaboratori Gianni Vattimo, Derrick De Kerckhove,
Alfonso Maurizio Iacono.
Un profilo di Emiliano Morrone presso i siti
(www.grandincontri.org); (http://www.lavocedifiore.org/SPIP/)